Il primo anno di naufragio

Un anno fa usciva la prima recensione su Naufragar, il thriller Leon di Carlo Lucarelli.

23 romanzi recensiti e 365 giorni dopo, siamo ancora con successo nel pieno del naufragio letterario, mossi da correnti imprevedibili, verso universi narrativi da esplorare. Sono stati dodici mesi di letture altalenanti tra sorprese deliziose e non poche delusioni. Forse oggi stesso uscirà la prima recensione della nuova stagione e nel 2023 dovrebbe scattare finalmente un altro progetto più multimediale, che sta richiedendo non pochi sforzi organizzativi, ma c’è da essere ottimisti.

Buone letture e buon naufragio.

Recensione La casa delle luci di Donato Carrisi: incongruenze e debolezze

La casa delle luci di Donato Carrisi (Longanesi) prosegue la serie con protagonista Pietro Gerber e aggiunge nuovi tasselli (perdendone per strada altri) a vicende che si tengono per mano da un romanzo all’altro: la delusione del precedente La casa senza ricordi mi aveva portato ad attendere una risposta letteraria dell’autore a una storia che aveva lasciato troppo in sospeso, poggiandosi su soluzioni poco credibili per essere accettate. Il nuovo lavoro non cambia sentiero, riuscendo finalmente a concludere nell’ultima pagina un qualcosa di iniziato con la prima, ma dimenticandosi (o, fingendo di dimenticare) troppi particolari.

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C’era due volte – spiegazione del finale del thriller di Franck Thilliez

Qual è la spiegazione del finale del formidabile thriller C’era due volte di Franck Thilliez, pubblicato in Italia con Fazi Editore e con la traduzione di Federica Angelini dall’originale Il était deux fois? Si può rimanere un po’ disorientati dalle ultime pagine, che scorrono veloci e dense di avvenimenti e rivelazioni, richiedendo una seconda lettura e qualche capatina ai vari capitoli precedenti. Questa recensione, ça va sans dire, sarà pregna di spoiler e quindi si rivolge in modo particolare a chi cerca di soffermarsi sull’enigma nell’enigma di questo magistrale lavoro.

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Recensione Per mia colpa di Piergiorgio Pulixi (e i dettagli sospesi)

Mi sono talvolta imbattuto nel nome di Piergiorgio Pulixi tra segnalazioni di librerie, premi letterari e recensioni (sempre piuttosto entusiaste) e ho così deciso di leggere un suo lavoro. Ho pescato il recente Per mia colpa, edito da Mondadori, un noir che si concentra soprattutto sul lato psicologico dei protagonisti, in modo particolare sull’universo femminile. La lettura è stata gradevole, anche se un alcuni elementi della trama non mi hanno convinto.

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Recensione Billy Summers di Stephen King, che amarezza

No, purtroppo. È questa la risposta breve alla domanda se consiglierei la lettura di Billy Summers di Stephen King, uscito in Italia grazie a Sperling & Kupfer con il medesimo titolo dell’opera originaria. Sono state 700 pagine che si sono trascinate con grande fatica, perdendo gradualmente di mordente e di credibilità, con scelte di trama discutibili e una sensazione di noia persistente. L’ultimo lavoro di King che avevo letto era stato 22/11/63 (11/22/63), che mi aveva lasciato una discreta impressione generale, seppur con una seconda parte deludente e un finale non all’altezza delle aspettative.

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Recensione La stanza degli ospiti di Dreda Say Mitchell

Il titolo del thriller Spare Room scritto da Dreda Say Mitchell nel 2019 è stato tradotto letteralmente ne La stanza degli ospiti e non poteva essere altrimenti visto che è proprio una camera il centro di tutto l’intreccio narrativo. Dopo una serie di letture di genere sottotono ecco un’altra storia che lascia più dubbi che soddisfazioni.

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Recensione Il destino dell’orso di Dario Correnti

Il destino dell’orso edito da Mondadori è un thriller scritto a quattro mani, dato che dietro Dario Correnti dovrebbero nascondersi Andrea Accorsi e Massimo Centini e immagino che lo pseudonimo derivi da acCORRsi + cENTIni. La lettura di questo romanzo non mi ha soddisfatto un granché, perché a livello tecnico presenta molte debolezze e opta per scelte che non aiutano a empatizzare con i personaggi e di rimanere aderenti alla storia.

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Recensione La casa senza ricordi di Donato Carrisi

A dimostrazione del successo ormai internazionale di Donato Carrisi, il nome dell’autore è ben più grande del titolo del suo ultimo romanzo (definito come) thriller ovvero La casa senza ricordi, edito da Longanesi; non è troppo avventato immaginare che una vasta percentuale di lettori acquisti il libro proprio per chi lo ha scritto, “andando sul sicuro”. Ed è in buona parte qui il problema di quest’opera.

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Recensione Lo stato delle anime di Giorgio Todde

La Sardegna dell’800, un insolito equilibrio tra nati e morti che si è rotto e un protagonista basato su un singolare personaggio storico realmente esistito: sono questi gli ingredienti alla base de Lo stato delle anime, un noir edito da Frassinelli nel 2002 a firma di Giorgio Todde, scrittore e medico oculista cagliaritano recentemente scomparso. È il primo di una serie di romanzi che girano attorno alla figura del medico/imbalsamatore Efisio Marini, vissuto tra il 1835 e il 1900, ma non credo che ne leggerò altri, perché ho trovato la lettura soddisfacente abbastanza da saziare il mio intesse sul protagonista, non lasciando altro appetito.

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Recensione Rapaci di Giovanni Pizzigoni (Giopizzi) e una riflessione sull’editing

L’ultima lettura del 2021 è stata Rapaci di Giovanni Pizzigoni (meglio noto come Giopizzi) edito da Mondadori, passatomi dall’amico Carlo e sono bastate poche pagine per capire il motivo di questa sua particolare segnalazione: conveniamo infatti entrambi che ci siano forti dubbi sul fatto che si sia eseguito un qualche lavoro di editing. Una mancanza evidente, che risulta ancora più significativa visto l’autore, ma procediamo per gradi.

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