Consiglierei la lettura di Elsewhere di Gabrielle Zevin, uscito in Italia con Sperling & Kupfer con il titolo di Benvenuti ad altrove (traduzione di Chiara Brovelli), a chi cerca una storia delicata e ovattata, per mettere un po’ di pace in questo periodo storico così complicato. Questo romanzo si può incasellare in una categoria trasversale che abbraccia anche la pittura e che si definisce come realismo magico, visto che introduce elementi appunto magici all’interno di un contesto realistico. Non sono un grande amante di questo genere, ma ho apprezzato questa lettura per il tono e per il ritmo, ben aderente all’economia della storia narrata.
Trama di Benvenuti ad Altrove in un paragrafo – La quindicenne Liz muore in un incidente in bici, si risveglia su una grande nave chiamata Nilo diretta verso l’isola di Altrove, un luogo che accoglie tutte le persone dopo la vita e dove il tempo scorre al contrario, diventando sempre più giovani finché – al settimo giorno d’età – si ritorna sulla Terra e si ricomincia una nuova esistenza. Ad Altrove, Liz incontra la nonna, comprende che può parlare con gli animali (anche loro pronti a rinascere) e prova emozioni per lei sconosciute.
Vorrei iniziare da cosa mi ha convinto di meno di questa lettura ossia la scelta della terza persona e del tempo presente. Comprendo la necessità di raccontare la storia non al passato, perché conferisce un’atmosfera più dinamica, come se ci si accompagnasse passo a passo con la protagonista nella scoperta di Altrove e del suo funzionamento. Per questo motivo avrei apprezzato una visuale in prima persona, per darne ancora più forza e per rimanere più aderenti al punto di vista. Una piccolezza, forse, che però avrebbe reso la lettura ancora più immersiva. Non mi sono particolarmente appassionato alla relazione pseudo amorosa tra Liz e un ragazzo di nome Owen che incontra ad Altrove, perché a un certo punto sfocia in una situazione che mi ha lasciato inappagato.

Rispetto a buona parte dei romanzi di questo genere, che iniziano con un’idea interessante, ma poi vanno alla deriva verso intrecci sconclusionati e terminano in modo anticlimatico, si arriva alle ultime pagine di Benvenuti ad Altrove con un crescendo emotivo che viene ben condotto e gestito dall’autrice, capace di accompagnare il lettore in un sentiero ben definito e limpido, con i capitoli finali che mi hanno soddisfatto. Non è il caso di proseguire oltre, anzi un particolare serve, ma prima
Voto: 7
Non c’è una sezione spoiler, non avrebbe senso con questo romanzo, solo una piccola preghiera per chi si accingesse alla lettura. Benvenuti ad Altrove è senza dubbio un romanzo indicato per un pubblico giovane, ma non per questo può essere apprezzato anche da chi è un po’ più grande d’età, l’importante è approcciarsi con lo giusto stato d’animo: la leggerezza, che è ben diversa dalla superficialità.